Sogni di Bene

Il vangelo ci riporta ancora una volta a Cana di Galilea. Un uomo ricco e potente, si trova povero e impotente d’innanzi alla malattia del suo bambino. Gesù torna a Cana e compie il suo secondo segno. Nel primo, l’acqua mutata in vino, Gesù partecipa ad una festa, ora partecipa alla nostra lotta contro ciò che fa morire, alla nostra lotta per i figli, contro tutto ciò che li minaccia. Cana: paese d’amore e di morte.

Un uomo chiede aiuto a Gesù e il Signore gli chiede di fidarsi e di mettersi in cammino. Mi colpisce molto. Anche a noi Gesù chiede di non fermarci d’innanzi alle difficoltà e alle sofferenze della vita. Gesù ci invita solo a metterci in cammino. Il signore che si è definito “Io sono la Via” ci chiede di non fermare il passo, di non paralizzare il cammino scoraggiati dalle difficoltà, dal dolore, dalle delusioni della vita. La fede è forte quando non si lascia fermare dalla paura, dal disfattismo, dal disorientamento che la vita ci butta addosso in certi momenti. Gesù oggi sembra dirci: “Resisti, persevera e cammina”. In questo si vede la fede di ogni singolo credente e la fede di una Comunità di battezzati in Cristo. La Parola del Vangelo oggi come un monito ci dice: “Cammina…” e solo dopo essere arrivato scoprirai segni di vita e dirai: “È stato il Signore”. Un altro aspetto che mette in luce questa pagina di vangelo è che Gesù opera a distanza, da lontano, senza segni apparentemente visibili, se non alla fine. Anche oggi Gesù passa segreto nel “vento dello Spirito Santo” e si avvicina a situazioni di morte e di disperazione e porta vita e speranza, pace e fiducia. Anche oggi questo passaggio è invisibile.
Ma accade. Come dice molto bene un autore spirituale: “Nessuna Profezia è evidente, mai, ma chi vuol stare con l’evidenza dei fatti si rassegni ad essere solo il custode del passato. Quando Martin Luther King, in quel discorso memorabile che ha cambiato la storia della nazione, dice: “Io ho un sogno” cosa è più vero: la realtà ingiusta o il sogno capace di scardinare quella realtà e di rifare il mondo, di partorire una società nuova? Così accade per noi: un ideale, una vocazione, un progetto, una meta, una passione, se ci credi davvero, hanno più presa, più forza, più verità dei nudi fatti. E quando vi diranno: “sono solo parole” non credeteci: le parole cambiano il mondo, cambiano il cuore. Le idee cambiano la storia, sono la vera bomba!”
Nel nome di Gesù teniamo vivi sogni di bene per il nostro cammino, per la nostra casa, per la vita della nostra Parrocchia.
Non rassegniamoci ad essere solo custodi del passato ma incamminiamoci per i sentieri inediti che il Signore ci mostra con fiducia, senza fermare il passo, senza indietreggiare. Avanti, sempre avanti, abbandonando il cuore e la vita nelle sue mani. Dio è fedele, forza che non delude, che agisce nel segreto della preghiera e nell’intimo della coscienza.
Buon cammino!