La gioia del Vangelo

Il Vangelo che la liturgia ci propone, parla di qualcosa che inaspettatamente viene a mancare: “nel frattempo, venuto a mancare il vino…”. Una pagina evangelica che apre gli occhi sulla possibilità che nella vita, viene meno qualcosa. Il vino nella Bibbia è il simbolo della gioia che sgomitola la vita, che trasforma l’esistenza in una danza meravigliosa, che rende i rapporti calorosi e accoglienti davvero.

Maria si accorge che qualcosa non va e ci chiede d’imparare a guardarci intorno e dentro di noi per renderci conto quando la bellezza della gioia sembra venir meno, affievolirsi. Così può capitare che una storia d’amore perde la gioia e rischia di diventare una prigione; una vocazione smarrisce i segni gioiosi di una vita donata e diventa un mestiere, un incarico formale. E le amicizie da luogo “dove uno si trova sempre a casa” si trasformano in frequentazioni formali, dove l’estraneità è di casa. Cosa sarebbe la vita familiare senza gioia? Un inferno! E la vita di una Comunità cristiana senza la gioia del Vangelo non sarebbe in nessun modo attraente, capace di farti venire voglia di Dio.
La Madonna ci chiede di vigilare con attenzione sui segnali che la nostra vita ci dà, rispetto alla gioia. Dio ci vuole nella gioia. Non sottovalutiamo distrattamente questi segnali di assenza, prendiamoli sul serio.
Sembra legge a tutte le esperienze umane la diminuzione, il venir meno, il tramontare. E invece no. Non ci si deve rassegnare a questa legge inesorabile, Dio non si rassegna, Maria a Cana non si rassegna, e sente, come legge fondamentale di speranza, che le cose possono andare diversamente. Un invito a lottare e custodire il dono della gioia.
Con Maria, ogni credente sa che è possibile ripartire. La strada è segnata dalle sue parole: “Fate quello che Egli vi dirà”.
Sono le sue ultime parole nel Vangelo. Le prime e le ultime rivolte a noi uomini. Ha parlato con gli angeli, con Elisabetta, con il figlio; ma questo è il suo testamento agli uomini, legge carissima per ogni figlio. “Fate le sue parole. Fate il Vangelo”. Non solo ascolta o annuncia, ma trasforma la tua vita in fatti di Vangelo. “E si riempiranno le anfore vuote della nostra esistenza”.