Percorsi di vita nuova

Nella festa della Santa famiglia, la liturgia ci offre un episodio del Vangelo dove viene descritta la presentazione al tempio di Gesù, più che la descrizione di un rito ci troviamo d’innanzi a incontri umanissimi, che inondano di luce. Simeone è là, nel tempio di Sion, come una presenza orante.

Egli incarna la speranza messianica dell’Israele fedele ed è lo Spirito profetico a muoverlo verso quella modesta famiglia che è salita al santuario per adempiere alla legge biblica del riscatto del primogenito, consacrato al Signore secondo la norma codificata nel capitolo 13 del libro dell’Esodo. Le sue sono innanzitutto parole di lode e di benedizione a Dio per la felicità che gli ha concesso di poter accogliere il Messia. Bellissima la figura di Simeone, un uomo carico di anni che non ha smesso di cercare nella sua vita la presenza viva di Dio! Un uomo che prega. Un uomo anziano, senza ruolo, ma con il cuore sempre aperto all’azione dello Spirito di Dio e per questo riesce a riconoscere e accogliere Dio abbracciando il piccolo bambino Gesù.Riconosce che Dio sa di futuro e di speranza e di giovinezza che non tramonta. Lo Spirito Santo aveva rivelato a Simeone che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia. Parole che lo Spirito ha conservato nella sacra Scrittura perché ciascuno di noi le sappia custodire nel proprio cuore. Come se lo Spirito di Cristo suggerisse a ciascuno di noi la bellezza di una promessa d’Amore: “tu non morirai senza risposte, senza incontri, senza Luce”. Il Signore è Presenza per tutti i cuori che stanno veramente in ricerca umile e fiduciosa, la nostra vita non si spegnerà nella tristezza di una vita senza senso, mossa dalle coincidenze o dalla banalità di fatti giustapposti senza significato. Dio ha un progetto di Provvidenza su ciascuno di noi, un progetto di Redenzione, di salvezza, di riscatto. La venuta di Gesù tra noi ci conferma la bellezza di un continuo venire di Dio sui nostri passi incerti, ma carichi di attesa. Simeone aspettava la consolazione di Israele, sapeva attendere con pazienza, sapeva aspettare come chi ha speranza. Simeone c’insegna che colui che ha ricevuto il santo Battesimo è il contrario di chi vive senza attendersi niente dalla vita, un percorso monotono, monotematico, sempre uguale a sé stesso, mai aperto a novità di vita. Il discepolo di Gesù, invece, crede fermamente che qualcosa può accadere, “sperando contro ogni speranza”.

 Verrà anche dentro la mia vita il Signore, verrà in quelle ore buie che mi fanno soffrire, entrerà nella mia famiglia e tornerà a risplendere la luce della concordia.

Verrà a visitare il cuore in crisi   come forza che fa ripartire. Non finiremo i nostri giorni senza aver sperimentato l’offensiva di Dio, l’offensiva del bene, di un Dio che scrive progetti di salvezza, sempre all’opera tra noi con la sua tenerezza carica di misericordia, capace di regalarci un futuro, un domani, una vita nuova.

Simeone   nel tempio dice parole immense a Maria, e che dovremmo comprendere bene: “Egli è qui come caduta e risurrezione, come segno di contraddizione”.

Cristo   fa cadere le nostre false certezze, i nostri piccoli o grandi idoli; fa cadere in rovina il nostro mondo di maschere, ipocrisie e bugie. Cristo con forza contraddice la tranquilla mediocrità, il disamore pieno di tiepidezza e le idee false di Dio che mi sono costruito secondo le mie convenienze. Egli, il Maestro fa nuove tutte le cose! Per questo ogni tanto abbiamo paura del Signore e della sua azione dentro la nostra vita, abbiamo paura di cambiare veramente. Gesù non è presenza comoda e rassicurante comunque, è presenza scomoda, che ribalta, che fa cadere, che sradica tutto ciò che è fondato sulla menzogna, sull’egocentrismo, sulla banalità dell’effimero.

Cristo come risurrezione: “forza che mi ha fatto ripartire quando avevo il vuoto dentro e il nero davanti agli occhi. Risurrezione della nobiltà che è in ogni uomo, anche il più perduto e disperato”.

Caduta, risurrezione contraddizione. Tre parole che danno respiro alla vita, aprono percorsi di vita nuova.